L’Agenzia delle Entrate ritorna sull’argomento del rimborso per i costi sostenuti dai dipendenti in Smart Working: con la risposta n. 328 dell’11 maggio viene respinta la possibilità di escludere dall’imponibile tassabile quanto ricevuto a titolo di rimborso in caso di quantificazione forfettaria, e ciò in coerenza con la risposta n. 324 del 30 aprile scorso, in cui l’esclusione da tassazione era stata concessa perché calcolata in base a parametri analitici sui costi risparmiati dal datore e sostenuti dal lavoratore. Auspicabile un intervento normativo che semplifichi e faciliti questa fattispecie prepotentemente emersa nel periodo emergenziale, consentendo una presunzione a forfait come nel caso delle autovetture aziendali.
Un breve commento su Il Sole 24 Ore di oggi.