Whistleblowing: Più tutele e privacy per chi segnala illeciti

L‘Avv. Angelo Zambelli è intervenuto sul tema whistleblowing in un articolo pubblicato oggi su L’Economia del Corriere della Sera nella sezione Osservatorio Studi Legali.

Whistleblowing: Più tutele e privacy per chi segnala illeciti

«Il whistleblowing, entrato in vigore lo scorso 15 luglio, ha introdotto per un’ampia platea di soggetti, del settore pubblico e privato (per ora da 250 dipendenti in su ma, a breve, a partire dai 50 dipendenti, ndr), l’obbligo di dotarsi di propri canali di segnalazione interna attraverso cui  poter denunciare violazioni nell’ambito del contesto lavorativo». L’avvocato Angelo Zambelli, managing partner di Zambelli & Partners, entra così nel merito della nuova disciplina, volta a favorire un controllo diffuso della legalità, del buon andamento e della trasparenza delle amministrazioni e delle società private.

«Rivelare ciò che altri vorrebbero tenere nascosto perché pregiudizievole in passato è stato spesso considerato inopportuno, e ha esposto l’autore a ritorsioni e discriminazioni — prosegue il legale —. La nuova normativa ha lo scopo di proteggere i lavoratori che denuncino irregolarità sul luogo di lavoro da eventuali ”vendette”, come il licenziamento, il trasferimento, la riduzione dello stipendio, la modifica delle mansioni. La tutela viene estesa anche ai “facilitatori” del segnalante, che potrebbero essere destinatari dello stesso trattamento».

I soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati tra 50 e 249 dipendenti, hanno tempo fino al 17 dicembre per dotarsi di un canale di segnalazione interna sicuro, idoneo a garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e della persona coinvolta, nonché del contenuto della segnalazione.

«Gli enti possono affidare le concrete modalità di gestione del canale di segnalazione interna a una persona fisica o un ufficio interno dedicato, oppure a un soggetto esterno con competenze specifiche. La segnalazione potrà avvenire per iscritto, in forma orale o persino in presenza, laddove richiesto», conclude Zambelli.


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