NEGLI USA VIETATI I PATTI DI NON CONCORRENZA. LA FEDERAL TRADE COMMISSION HA RITENUTO CHE RIDUCONO LA MOBILITÀ E LE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA DEI LAVORATORI

 

Pubblicato nelle pagine Norme & Tributi del Sole 24 Ore un nuovo articolo di Angelo Zambelli

È del 23 aprile 2024 la decisione adottata dalla Federal trade commission degli Stati Uniti d’America con cui sono stati vietati, su tutto il territorio federale, i patti di non concorrenza stipulati tra datori di lavoro e lavoratori. Secondo l’agenzia governativa statunitense, l’esigenza di salvaguardare la posizione di mercato della singola impresa riduce la mobilità lavorativa e le opportunità di carriera dei lavoratori, restringendone, inevitabilmente, la libertà di iniziativa economica.

Tale approccio si allontana significativamente da quello adottato nel nostro ordinamento che, nell’ambito della disciplina contenuta nell’articolo 2125 del Codice civile – rimasta immodificata dal 1942 a oggi – cerca di bilanciare i contrapposti interessi datoriali e del lavoratore.

La ricerca del delicato equilibrio tra la protezione del patrimonio aziendale e il diritto al lavoro del singolo contrasta con la decisione della Federal trade commission che, rimuovendo totalmente le clausole di non concorrenza e mettendo, piuttosto, al centro esclusivamente la possibilità di reinvestimento della professionalità del lavoratore, segna una svolta epocale nell’ambito del mercato del lavoro.

La versione integrale dell’articolo è disponibile qui: https://ntpluslavoro.ilsole24ore.com/art/negli-usa-vietati-patti-non-concorrenza-AGonLoc?cmpid=nl_ntLavoro?uuid=negli-usa-vietati-patti-non-concorrenza-AGonLoc