Una fattispecie particolare in tema di riposi giornalieri risolta secondo logica dalla Corte di Giustizia Europea: in caso di rapporti plurimi dello stesso lavoratore con il medesimo datore le ore di lavoro svolte nella giornata devono essere computate complessivamente al fine di verificare la possibilità del prestatore d’opera di fruire delle 11 ore di riposo giornaliero previste dalla Direttiva comunitaria 2003/88.
Diversamente, il computo separato all’interno di ciascun contratto porterebbe facilmente alla violazione di un diritto “sociale” fondamentale sancito a livello comunitario. La decisione della Corte di Giustizia (causa C-585/19) depositata il 17 marzo: un breve commento su Il Sole 24 Ore di oggi