Interessante decisione della Cassazione in tema di patto di non concorrenza (e storno) e penale per la violazione dei relativi obblighi.
Due gli aspetti più rilevanti: da un lato viene confermata la legittimità della corresponsione del corrispettivo in costanza di rapporto, il che dovrebbe rendere giustizia dell’orientamento contrario e non condivisibile, seppur minoritario (da ultimo, Tribunale di Milano 21 maggio 2021, n. 1189); dall’altro, viene confermata la congruità di una penale pari a quasi 300.000 euro che – attesa la retribuzione goduta – supera i tre anni di stipendio.
Un breve commento su Il Sole 24 Ore di oggi.